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Domande frequenti

Le domande frequenti sono una raccolta delle domande più comuni su un determinato argomento e delle relative risposte, e servono ad aiutare in modo veloce gli utenti in difficoltà o coloro che hanno fretta di ottenere una risposta ad un loro quesito.

Il circondario è la porzione di territorio dove si estende la competenza del Tribunale e, di conseguenza, della Procura della Repubblica presso il Tribunale. Spesso coincide con la provincia, come nel nostro caso.

Il distretto è la porzione di territorio dove si estende la competenza della Corte d'Appello e di tutti i Tribunali che in esso insistono. Di conseguenza, si ricava la competenza della Procura Generale e delle Procure della Repubblica da essa dipendenti. Corrisponde spesso alla regione, come nel nostro caso.

Anzitutto occorre avere interesse alla copia dell’atto ( ad es. essere erede, creditore, etc.), documentandolo; se questa condizione ricorre, si può fare richiesta, al Presidente del Tribunale, di rilascio di copia dell’atto. Il Presidente, valutata la sussistenza delle condizioni di legge, autorizza il rilascio della copia, previo pagamento dei relativi diritti. La richiesta va depositata presso la cancelleria della volontaria giurisdizione (st. 133 al 1° piano, Dott. Gianluca Bassi).

Occorre presentare un ricorso reperibile all'interno della Sezione “Moduli”, ove sono presenti anche altre indicazioni su condizioni, referente e recapiti.

Innanzi tutto si deve attendere che la sentenza o il decreto penale di condanna siano stati dichiarati irrevocabili, o sia stata dichiarata immediatamente esecutiva la misura, dopo di ché ci si deve rivolgere all’Autorità preposta al controllo dello svolgimento del lavoro di pubblica utilità indicata nel dispositivo della sentenza o del decreto penale di condanna. 

Giova sottolineare che nello svolgimento del suddetto lavoro ci si deve attenere pedissequamente a quanto disposto in sentenza o nel decreto penale: qualsiasi variazione dell’orario giornaliero e settimanale deve essere preventivamente autorizzata dal Giudice.

A lavoro espletato, dovrà essere rivolta istanza al Giudice dell’esecuzione per la fissazione dell’udienza prevista dall’art. 189, comma 9 bis, C.d.S.

All'interno della Sezione “Moduli” si trova il modulo di richiesta da presentare alla cancelleria della volontaria giurisdizione.

All'interno della Sezione “Moduli” si trova il modulo di richiesta di iscrizione, da presentare alla cancelleria della volontaria giurisdizione.

Innanzi tutto bisogna verificare se si rientra nelle ipotesi per le quali il lavoro di pubblica utilità è previsto in base all’art. 186, comma 9 bis C.d.S.: per esempio tale beneficio è escluso per chi ha provocato un incidente stradale (v. art. 186,comma 2bis C.d.S.).

Accertato che non vi siano condizioni ostative all’ammissione al lavoro di pubblica utilità, bisogna contattare un ente, con sede nella provincia in cui l’istante ha la residenza, che sia convenzionato con il Tribunale di Ravenna, o, comunque, con il Ministero della Giustizia, al fine di ottenere una dichiarazione di disponibilità di massima dell’ente stesso con l’indicazione anche del tipo di lavoro da svolgersi.

L’elenco degli enti convenzionati con il Tribunale è disponibile nella Sezione "Protocolli e convenzioni" del Sito.

Le modalità di formulazione dell’istanza di sostituzione della pena, detentiva e pecuniaria, con il lavoro di pubblica utilità variano a seconda della fase processuale nella quale ci si trova per cui è necessario rivolgersi ad un avvocato.

Occorre farne richiesta al giudice e una volta intervenuta l’autorizzazione, la cancelleria metterà a disposizione il fascicolo. La richiesta può essere inoltrata anche all’indirizzo mail della cancelleria GIP (gipgup.tribunale.ravenna@giustizia.it) allegando, scannerizzati, la copia di un documento di identità, se richiedente è la parte, o  l’atto di nomina, se il richiedente è il difensore e la nomina non è ancora stata depositata in cancelleria.  In questo caso, una volta intervenuta l’autorizzazione, la cancelleria ne darà comunicazione in via telematica.

All'interno della Sezione “Moduli" si trova il modulo da compilare e da presentare alla cancelleria presso la quale pende il procedimento (GIP-GUP o Dibattimento)

Si deve manifestare tale interesse inviando una mail all’indirizzo tribunale.ravenna@giustizia.it; si riceverà successivamente, stesso mezzo, lo schema della convenzione, da integrare con i dati e gli elementi variabili e relativi all’ente. Successivamente lo schema così completato andrà inviato all’indirizzo mail dell’ufficio e si verrà contattati per la firma della convenzione da parte del  responsabile legale dell’ente o di un suo delegato, che dovrà recarsi presso l’ufficio giudiziario. Occorre sempre fornire un recapito telefonico del referente o del coordinatore.

Successivamente una volta stipulata la convenzione l’ente potrà ricevere richieste di disponibilità da parte di soggetti possibili condannati al lavoro di pubblica utilità, tuttavia, una volta data la disponibilità, l’ente dovrà attendere di essere contattato da una autorità di P.S., con la quale, sola, dovrà relazionarsi per ogni necessità o problema in sede di esecuzione della pena.

Occorre rivolgersi alla cancelleria della Volontaria Giurisdizione (Dott. Gianluca Bassi, p. 1° st. 133 tel. 0544/511866). Alla Voce “Modulistica” “Area volontaria giurisdizione” si possono reperire tutte le informazioni necessarie.

La procedura serve a riabilitare il soggetto che ha subito un protesto di assegno o di titolo bancario e l’effetto è quello di considerare il protesto come mai avvenuto.

Per ottenere la riabilitazione dai protesti di assegni e cambiali, elevati negli ultimi cinque anni e pertanto risultanti dalla visura camerale, è necessario produrre:

• istanza indirizzata al Presidente del Tribunale tendente ad ottenere la riabilitazione il ricorrente deve qualificarsi compiutamente nel ricorso, indicando cognome, nome, luogo e data di nascita, residenza attuale, recapito telefonico.
• fotocopia del documento d’identità;
• gli originali dei titoli protestati unitamente all’atto di protesto (allegato al titolo);
• visura aggiornata dei protesti (da richiedersi presso la Camera di Commercio);
• dichiarazione del beneficiario da produrre in originale con firma autenticata (di solito lo fanno in anagrafe) il quale si qualifica compiutamente (generalità complete; in caso di società o ente, esatta e completa ragione o denominazione, con indicazione delle generalità della persona fisica di chi firma quale legale rappresentante) e dichiara di aver ricevuto il pagamento, con la specifica indicazione del titolo, della data del protesto, dell’importo del titolo stesso, della propria qualità di beneficiario diretto o giratario, delle generalità della persona che ha effettuato il pagamento (deve apparire ben chiara e certa la riferibilità del pagamento allo specifico assegno o alla specifica cambiale, quale risultante dal bollettino dei protesti);

Se la riabilitazione è richiesta per una società il ricorso deve essere presentato dal legale rappresentante con indicazione della carica sociale che gli conferisce tale potere (es. amministratore unico, socio amministratore ecc.); deve essere prodotta la visura dei protesti sia del ricorrente che della società.

Si deve indicare la ragione o denominazione sociale completa e non abbreviata (es. snc ACME di Rossi Luigi e C., e non solo snc ACME) e produrre visura camerale della società (da richiedere alla Camera di Commercio)

Nel caso nella visura risultino omonimie (protesti levati a carico di una persona con lo stesso nome e cognome, ma diversa dal richiedente), deve essere prodotto un certificato di residenza storico, che sarà confrontato con i dati risultanti dalla visura per escludere protesti non pertinenti.

La riabilitazione viene accordata con decreto del Presidente del Tribunale.
Una volta fatta ottenuta, la cancelleria spedirà alla CCIAA il ricorso + decreto. Poi la parte dovrà richiedere alla CCIAA la definitiva cancellazione.

In caso di diniego di riabilitazione da parte del Presidente del Tribunale, l’interessato può presentare ricorso in Corte d’Appello, entro 10 giorni dalla comunicazione di cui sopra.

Eventuale altra documentazione potrà essere richiesta caso per caso.

NOTA BENE:
Senza la suddetta documentazione, l’istanza non può essere accolta.

COSTI
Contributo Unificato di € 98,00
Una marca da € 27,00 per diritti forfetizzati per notifica

Occorre rivolgersi alla cancelleria della Volontaria Giurisdizione (Dott.ssa Patrizia De Angelis, p. 1° st. 131 tel. 0544/511954). All'interno della Sezione “Moduli” si possono reperire i moduli necessari.

Occorre rivolgersi alla cancelleria della Volontaria Giurisdizione (Dott.ssa Patrizia De Angelis, p. 1° st. 131 tel. 0544/511954). All'interno della Sezione “Moduli” sono reperibili i moduli necessari.

Occorre rivolgersi alla Volontaria Giurisdizione, dott. ssa Patrizia De Angelis (stanza 131) o, in sua assenza, al Dott. Gianluca Bassi (stanza 133), dalle 8.30 alle 11.30 nelle sole giornate del Martedì e Giovedì. 

E' necessaria la prenotazione da richiedere all'indirizzo mail: patrizia.deangelis01@giustizia.it

Deve essere applicata una marca da € 16,00 ogni quattro facciate uso bollo, compresa la pagina del giuramento. Qualora l'atto non sia stampato su carta uso bollo ed eccedano le 25 righe per facciata, va applicata una marca ogni 100 righe* (LE RIGHE DEBBONO ESSERE CONTATE PRIMA DI PRESENTARSI PER IL GIURAMENTO). L’istanza DEVE essere presentata dal perito che ha redatto l’elaborato, ovvero dalla persona che ha eseguito la traduzione, munito di documento di identità valido. Il rilascio è immediato.

il “VERBALE DI GIURAMENTO” deve essere allegato alla fine della perizia e prima degli eventuali allegati, compilato dal perito con il proprio nome, cognome e gli estremi del documento di identità o riconoscimento.

Su ogni allegato va applicata marca da 2,00 € indipendentemente dal numero di pagine.

Per quanto riguarda le traduzioni l'atto dovrà essere composto nell'ordine:

1) documento che si traduce
2) traduzione
3) verbale di giuramento

E' possibile trovare il modello del verbale di giuramento nella Modulistica. (verbale traduzione, verbale perizia)

I documenti devono essere uniti (mediante spillatura, rilegatura o altro) in modo da formare un unico atto.

* esempi per il calcolo delle marche:

- se l'atto è composto da 3 facciate (compreso il verbale di giuramento) ed ha un totale di 90 righe, occorre 1 marca da 16,00 €

- se l'atto è composto da 3 facciate (compreso il verbale di giuramento) per un totale di 110 righe, occorrono 2 marche da 16,00 €

- se l'atto è composto da 5 facciate (compreso il verbale di giuramento) per un totale di 90 righe, occorrono 2 marche da 16,00 €

- se l'atto è composto da 5 facciate (compreso il verbale di giuramento) per un totale di 110 righe, occorrono 2 marche da 16,00 €

- se l'atto è composto da 5 facciate (compreso il verbale di giuramento) per un totale di 210 righe, occorrono 3 marche da 16,00 €

Di norma i programmi di video scrittura sono in grado di dire all'istante di quante righe è composto il documento (senza bisogno di contarle manualmente).

Ad esempio, con Microsoft Word(TM) basta cliccare sopra "parole" nella barra di stato in basso a sinistra.

Occorre rivolgersi al consegnatario Sig.ra Nardini (st. 216 p. 2° tel. 0544/511787). L’istanza deve essere scritta, occorre presentare n. 3 marche da bollo da € 14,62 ( una per la nota di trascrizione privilegio, una per il certificato di origine della macchina ed una per il verbale redatto dal cancelliere), nel caso in cui si renda necessaria la delega ad altro Tribunale, trovandosi il bene in altra provincia, occorre un’ulteriore marca da € 14,62, da applicare sulla richiesta di delega. La domanda può essere presentata da qualunque soggetto che voglia accedere ai benefici della legge ( in genere proprietari di aziende che vogliao acquistare macchine per la produzione, venditore). All’istanza vanno allegati: il certificato di origine della macchina, il contratto di acquisto regolarmente registrato all’Ufficio delle Entrate ( verrà restituito) e se il pagamento della macchina è avvenuto con cambiali, vanno allegate le cambiali ( che verranno restituite). La trascrizione avviene subito, per la sigillatura della targhetta occorrono 10/15 giorni.

Occorre rivolgersi al consegnatario Sig.ra Nardini (st. 216 p. 2° tel. 0544/511787). L’Istanza deve essere scritta e va allegata una marca da € 3,54 per i diritti di certificazione. Occorre allegare la nota di trascrizione in doppio originale e un atto in originale. I tempi di rilascio sono di circa una settimana.

Occorre utilizzare il sistema Web "Liquidazioni spese di Giustizia", raggiungibile dal sito del Ministero della Giustizia (http://www.giustizia.it/giustizia/it/3_7_11.wp?previsiousPage=mg_3_s) e procedere come da indicazioni. Occorre poi stampare l’istanza e depositarla presso la cancelleria dove pende il procedimento.

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